Maria pensaci tu.

Maria De Filippi tocca le corde del cuore, c'è poco da fare.

Chi non si è mai commosso di fronte a quella busta che non si voleva aprire dicendo "Ma come? Ma dai, ma tuo padre ti sta chiedendo scusa per averti abbandonata a 3 anni in un campo rom e tu non accetti nemmeno di parlarci davanti a milioni di italiani.." ? Chi, almeno una volta nella vita, non ha seguito con trepidazione, le dannate carte che avrebbero consacrato quel giovane tanto promettente ad un imminente carriera futura? Chi non ha mai mandato sms per votare il proprio ballerino albanese preferito? Chi, guardando le vicende di un bel tronista innamorato di una shampista biondo platino con un passato oscuro, non ha pensato: "ma si amano davvero!".

Maria non fa mai un passo falso, ovunque la si trovi, nonostante il suo aspetto androgino e le dicerie che legano ormai da anni lei e Paola Barale (la quale ringrazio per la splendida interpretazione del bastone della pioggia in "La pupa e il secchione: il ritorno"), riesce SEMPRE a conquistare tutti con quel suo modo di fare che fa tanto "persona caritatevole" e al tempo stesso "amante del fenomeno da baraccone". Orfani, sedotte ed abbandonate, pazzi, innamorati cronici, vecchini amabili, immigrati, analfabeti, andicappati, lei li ha messi tutti in scena e l'Italia, ahimè, si è commossa.

Maria è un'istituzione, con tutti i freak racimolati nella sua ventennale carriera potrebbe tranquillamente aprire un circo e campare cent'anni sulle disgrazie che ha raccontato facendo commuovere anche Claudio Amendola, cosa per altro già successa più di una volta.

Maria quest'anno l'ha sparata grossa, me la immagino lì nella sua redazione, completamente vestita D&G, su un paio di zeppe in ossa umane, che tra una serie di addominali e l'altra dice: "Cosa fare ancora per il mio amato pubblico di nonne e nonni? Come ingraziarmeli? Come far si che mi seguano per il resto dei miei anni? Ma mettendoli sotto i riflettori!". Ed è così credo, che dopo aver finito le sue due ore quotidiane di pilates, ha partorito l'idea di "Uomini e Donne over 60". Brava Maria. Hai fatto il colpaccio, chi ti ferma più?

Ed io che mi ricordo ancora di quando guardavo questa trasmissione, incentrata ai tempi sui problemi delle coppie, nel salotto di mia nonna Meggy a Milano il sabato pomeriggio. Meggy dai tempi della trasmissione è cambiata, sono passati dieci anni, anche qualcuno in più, e lei anzichè assopirsi e ridursi a svolgere unicamente i ruoli tipici da nonna (mancetta, biscotti, televisione, parole crociate e finto interesse per la botanica) è ringiovanita, rinata. Ora mia nonna va a ballare, va agli incontri dei partigiani, tiene lezioni a ragazzi delle medie sulla Resistenza, racconta di quando i tedeschi l'hanno rapata a zero e la volevano fucilare, ma lei facendo la svenevole contadina ingenuotta è riuscita a scappare e di quando si faceva Lequio Berria- Torino in bicicletta (a scopo informativo ora come ora questo viaggio in macchina dura quasi due ore), va a pranzi, cene, merende. Quando adesso arrivo a casa, nel 90% dei casi è fuori a far qualcosa con qualcuno e, sempre nel 90% dei casi, rientra più tardi di me. Continua, ciò nonostante, a svolgere le sue funzioni da nonna cucinandomi il polpettone e facendo la marmellata di prugne, dopo pranzo guarda Beautiful, CentoVetrine e a volte Uomini e Donne. Le ho detto molte volte scherzando "Nonna perchè non vai anche tu?" e lei in tutta tranquillità, alzando gli occhi dal libro di letteratura greca di cui è appassionata mi ha risposto "Avessi voluto risposarmi dopo tuo nonno l'avrei fatto. Io sto bene così: ho un mucchio di amici e non lavo le mutande di nessuno."

Maria se sei in ascolto prova a convincerla tu.

Consiglio la visione di questa puntata speciale di Uomini e Donne del '98 dove appaiono splendide come non mai Paola Barale e Alba Parietti che parlano di contratti prematrimoniali.