venerdì 19 marzo 2010

AMICI

Su Facebook ho 601 amici, fin troppi. Esasperata dalla dinamica myspacesiana dell'aggiungo chiunque fregandome ho deciso di intraprendere una nuova crociata su questo social network: accettare richieste di amicizia soltanto da persone con cui ho avuto un contatto faccia a faccia. Escludo da questo processo soltanto chi mi può interessare a livello lavorativo, aziende prestigiose che non mi cagheranno mai di striscio, case editrici, studi grafico-pubblicitari, cinema e festival cinematografici, e a volte, se sono particolarmente ispirata amici di amici che sono sicuro ti starà molto simpatico, dai te lo presento quando vieni a cena da noi. Su Facebook ho 601 amici ma soltanto 30 sanno realmente quand'è il mio compleanno. Su Facebook ho 601 amici ed è probabile che dopo questo post diminuiranno poichè mi sentirò in dovere di effettuare un controllo su chi può accedere alle mie informazioni personali, ai miei status nei quali maledico nel'80% dei casi il Signore, alle foto dove si vede che ho la cellulite e i denti gialli ma soprattutto a quelle foto della mia gita in Grecia quando entravo ancora in quei jeans che erano i miei preferiti e che adesso ritirerò fuori (vedi post sulla palestra).


Su Facebook ora ho 580 amici, mi sono bastati 10 minuti per eliminare senza alcun problema 21 persone. Sfogliando lentamente tutti i miei contatti per attuare questa pulizia mi sono accorta di quanti di loro siano inutili (senza alcuna offesa) nella mia vita attuale: compagni delle elementari, compagni delle medie di Alba e Meda (tra cui salvo soltanto Giacomo Cappellini, Dio benedica te e i tuoi status), compagni del liceo (di cui ne salvo un buon 40%, e soprattutto una in particolare che mi regala ogni giorno link degni di prestigio), amici di amici che ho visto una volta, amici di amici che aspetto ancora di conoscere a cena, un riccone greco che mi ha chiesto l'amicizia sfoderando degli album di foto da repertorio (la mia prediletta) e pr che possono tornarmi utili per liste, secret location, accrediti e consumelle.

Su Facebook ho 580 amici, nella home ho dovuto eliminare un numero imprecisato di individui (per le loro foto delle vacanze a Londra tutte uguali), sulla chat sono quasi sempre offline per evitare noiose conversazioni che iniziano con un "Ciao, com'è?" e finiscono con un emoticon inutile al mondo e nei giochi annebbia cervello odio quasi tutti perchè mi battono sempre, ed io sono molto competitiva.

Su Facebook ho 580 amici, soltanto di 20 di questi commento periodicamente iscrizioni a gruppi, foto, status, scrivo in bacheca e post link che mi sembrano utili o divertenti. Quando poi devo decidere con chi uscire il venerdì sera contatto soltanto la metà di questi, dei quali il 20% vive con me ed il restante 80% ha trascorso almeno un sabato notte dormendo sul mio futon in sala in compagnia del gatto amato da grandi e da piccini (Focaccina).

Il problema vero e proprio è che quando il mercoledì pomeriggio non so che cosa fare, pur avendo 580 amici su Facebook, mi ritrovo sempre a comprare vestiti con Marcello Dino.

3 commenti:

  1. Marcello Dino(come citato nel blog)20 marzo 2010 alle ore 12:10

    questo non è necessariamente un male.
    deduco che tu abbia letto il mio ultimo blog su myspace, il tuo è molto meglio.

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