martedì 8 marzo 2011

IO AMO MAGGIOROTTO


1. Per quella volta che ha detto a Foca (il gatto di casa), sventolando una palletta di pezza, "Ecco il tuo topiiino!" .
2. Perchè quando gli chiedi "Picchieresti quello?" ti risponde "Ho ancora male ad una costola".
3. Per quanto sia totalmente fuori dal mondo.
4. Per la nonchalanche con cui indossa magliette scollate.
5. Per come balla battendo i talloni quando fa il tirolese.
6. Perchè se lo inviti a cena porta la torta fatta dalla mamma.
7. Perchè arriva fumato, gli spieghi un gioco, ti dice convinto "ho capito!" e poi non ha capito un cazzo.
8. Per quando viene a casa tua e ti dice "ero ad una festa, ho rubato una birra".
9. Perchè da ubriaco salta sui tettucci delle macchine e dice "miao miao" versione "gatta sul tetto che scotta".
10. Perchè è l'unico ragazzo al mondo che guarda i programmi da donna con la sua fidanzata e si appassiona davvero.

Da questi dieci punti si evince l'esasperata passione di Maggiorotto per i gatti, passione che non voglio nascondere nè tantomeno minimizzare. Se potesse scegliere in cosa reincarnarsi il biondino più amato da grandi e da piccini vorrebbe essere un gatto molto grasso. La parola grasso tuttavia mi costringe a fare un doveroso saluto al compagno di mille avventure di un noto fotografo milanese, un gatto selvaggio, folle, ma con un cuore grande così, lo stesso gatto che non resisteva alla tentazione di sedersi su un tovagliolo piegato o che amava a dismisura sdraiartisi addosso in tutta la sua ciccia. Grasso, ci mancherai, ma so perfettamente che stai ciucciando una coperta di lana nel paradiso dei gatti, grassi.

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