lunedì 3 ottobre 2011

Cristina.

Sabato ho preso per l'ennesima volta l'ennesimo treno, l'orario che avevo scelto non era dei migliori, il mio treno a due piani con prese di corrente, sarebbe arrivato alle 19.45 a Milano Centrale, ovvero: il treno preferito dagli zarri di Rho. Gli zarri di Rho, come previsto, non mancavano, ed erano anche abbastanza su di giri per il fatto che c'era non solo quale mega festa di musica elettronica non so dove, e quindi, credo per scaricare l'adrenalina, camminavano su e giù come pazzi, facendo le vasche stile sabato pomeriggio in centro, sbattendo i piedi e chiamandosi con inconfondibili "minchia oh". Fatto sta che io la notte prima avevo dormito 4 ore e per questo in tutto quel vociare fracassoso, in quelle suonerie a volumi ignobili e grida da gita delle medie, cercavo un piccolo angolo di pace. Non ero l'unica a cercare l'angolo, lo cercava anche lei, che mi piacerebbe chiamare con un nome da darkettona, ovvero Crisitina.


Il look di Cristina non mi aveva per niente colpito: corpetto a forma di pipistrello, già visto, calze a rete rotte con anfibio con zeppa, niente di incredibile, tatuaggio a forma di morso di vampiro sul collo con collare con borchie appuntite, nella norma, trucco nero molto marcato, unghie nere, mille piercing, capelli rasati, fin troppo modaiolo. Quello che però mi ha colpito di lei è stato il suo essere socievole. Tutto è nato dal passaggio di un gruppo di zarri, che cordialmente le hanno urlato "Minchia come sei vestita guarda che Carnevale è a Febbbraio". Lei imperturbabile ha sorriso, li ha fatti passare e dopo un minuto mi ha detto "Poverini, è che sono troppo ubriaca per mettermi a litigare" e io ho risposto "Eh anche io nottataccia ieri..." e lei "Si, ma io ho vomitato 12 volte" ed io "Azz..." e lei "E pensa che ad un certo punto mio cugino mi ha dovuto tenere la testa..." e io "Ma dai, carino" e lei "Si peccato che poi mi abbia detto di spostarmi che doveva pisciare, ma ho avuto un altro conato e gli ho vomitato sul cazzo."

Grazie Cri, tvb.

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