sabato 4 settembre 2010

NEVRALGIA PORTAMI VIA

Sottotitolo: le abilità comunicative di mia madre sono riuscite anche questa volta a fregarmi.
Sottotitolo due: Mamma, la prossima volta che mi proporrai qualcosa, esclusi i saldi, la mia risposta sarà no.



Questa qua sopra è un'immagine di repertorio volta a rappresentare la spensieratezza e gioia nel mangiare di me medesima prima dell'incontro con quel sadico seviziatore che mia madre di ostina a chiamare Dentista, con la d maiuscola. Ma ora questi sono bei tempi andati, ora le mie gengive, stressate, stremate, arrossate e ultra sensibili, dettano legge e di mangiare non se ne parla. Tutto è iniziato con: "Dovresti farti una pulizia dei denti, mezzoretta e sei a posto". Mamma, sei una bugiarda.



Probabilmente non facevo la detrartrasi dal'94 e probabilmente avevo una quantità di tartaro in bocca pari a tutti i panini alla mortadella mangiati nei miei ultimi 10 anni di vita dal mio fidanzato (un numero che si aggira tra i 3 e i 4 milioni), fatto sta, che inanzitutto ci ha messo un'ora, in secondo luogo mi tocca un'altra seduta, infine, mi ha fatto un male cane.



Ora sono qui con tutti i miei bei denti bianchi e puliti e con il mio sorriso meraviglioso.
Dovrei sentirmi come Julia Roberts, cosa volere di più?
Ecco, forse l'assenza della nevralgia che mi sta facendo sentire uno schifo, come quando hai 13 anni e sei un'insieme di brufoli, adipe ed ormoni. Come quando per sbaglio apri la portiera della macchina e righi la macchina accanto a te. Come quando al supermercato fai cadere una pila intera di barattoli di vetro rompendone alcuni. Come quando devi dire "No" ad un cantante ad X Factor.

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