martedì 21 dicembre 2010

Alla fine alla servitù ci si affeziona.

Caro Babbo Natale,
saranno almeno dieci anni che non ti scrivo, forse anche qualcuno in più, calcolando che ho smesso di chiederti regali quella volta che ho visto mio padre indossare di nascosto il tuo completo abituale, abito che sicuramente ti contraddistingue, ma non risolve quei piccoli inestetismi a livello ventre. Beh, ma non siamo qua a parlare di look, non sono mica Chiara Ferragni. Detto questo mi domandavo se dopo un decennio potessi avanzare qualche pretesa, non voglio sembrare prepotente però ecco, se fosse possibile, vorrei che ovviassi a questo mio problema: odio stendere.
Lo odio con tutto il cuore, ancor più di cambiare le lenzuola, ancor più di lavare le posate incrostate, ancor più di perdere il tram che mi sfreccia vicino o di dover andare in farmacia a comprare un test di gravidanza (situazione per la quale ho, dopo anni, trovato una soluzione: entrare sorridente e radiosa come se finalmente il mio sogno di avere un bambino ed una famiglia si stesse per avverare e chiedere, con sguardo pieno di speranza, quel prodigio della scienza che mi permetterà di capire se ho nuovamente il ciclo in ritardo o se devo fare una gitarella al S. Anna). Tornando allo stendere, beh anche solo la parola mi provoca le convulsioni, evento che non si verifica mai, ad esclusione di quando sono costretta a staggarmi dall'ennesima foto su facebook in cui tu, amico dimenticato e sconosciuto che verrai cancellato dopo questo sopruso, mi chiedi di scrivere sotto come e quando ci siamo conosciuti, o mi taggi sopra il mio segno zodiacale, credendo di essere divertente. Ritornando a noi mio caro Babbo beh, vorrei subito sottolineare che il problema non può essere risolto semplicisticamente mettendo sotto il camino un'asciugatrice perchè lo sappiamo entrambi che mi rovinerebbe quei quattro stracci che uso per coprire le mie nudità, quindi ti chiedo di trovare una soluzione radicale. A me personalmente vengono in mente due idee: o fai arrivare anche qua le cinesi che ti fanno per pochi euro il bucato come accade in America, oppure mi regali uno schiavo, la nazionalità non è importante, mi basta che sia un gran lavoratore, instancabile e devoto. Forse lo vorrei thailandese così già che ci siamo scappa anche il massaggio, ma non voglio sembrare arrogante.

Grazie per la disponibilità dimostrata,
sperando di essere ancora nella lista di quelli che hanno fatto i bravi,

M.

p.s.
Ho cambiato domicilio, ma queste cose tu le sai.

Io e Santa in un momento di intimità.


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