giovedì 4 agosto 2011

I miei 10 motivi per andare a Lisbona.


1. C'è un locale brasiliano dove fanno la samba dal vivo e secchielli di mojitoni che sanno davvero di rum, menta e zucchero e con 5 euro passa ogni paura. In questo locale un brasiliano mi ha chiesto se fossi brasiliana, ma questa, oltre ad essere la cosa più bella che un brasiliano mi abbia mai detto, è anche un'altra storia. In questo locale ho anche avvistato alcuni buffi personaggi, quello di cui parlerò è stato simpaticamente soprannominato O' professo', per i suoi occhialetti e la sua camicia finto hippie. Credo che i mojitoni mi abbiano portato a pensare sia un architetto di Milano, che progetta case ecosostenibili in kamut e vive in una scatola da scarpe. L'immagine di lui che balla muovendo circolarmente un mojitone è qualcosa che non se ne andrà mai dalla mia testa.

2. I ragazzi ci provano, ma se gli dici "No" se ne vanno.

3. I parrucchieri costano pochissimo, e se ci entri in confidenza, ti rivelano che "capelli" è il nome di un particolare tipo di erba.

4. Ci sono degli individui in completo nero da manager che fingono di vendere occhiali da sole, ma se ti avvicini dicono "hashish". Credo siano greci ortodossi, non so perché.

5. Il primo giorno credi che tutte quelle dannate salitine e discesine possano ucciderti, non lo faranno, ma probabilmente ti slogherai una caviglia (vedi tutte le persone con evidenti problemi agli arti inferiori che popolano le strade ed i marciapiedi). Da questo deriva un profondo rispetto per tutte le donne incontrate che camminavano con grazia con tacco 12 sul porfido più scivoloso del mondo.

6. Il menù portoghese non è molto vario, però se sai dove andare, ad esempio da Super Mario, non cercano di fotterti portandoti olive, pane e burro (stile buffet in albergo scadente) come stuzzichino a pagamento quando cammini da tutto il giorno ed hai una fame tremenda.

7. I personaggi equivoci che si possono incontrare di notte sono molto equivoci, ma anche altrettanto cordiali. Unica cosa: mai parlare in spagnolo (li odiano), potrebbero non offrirti da bere.

8. La Ginjinha è una delle cose più buone, insieme alla vodka Preta, però la più buona è qui, poche palle. Stessa cosa per i Pastel de Nata, mangiateli a Belem.


9. La vita può sembrare economica, ma io stessa mi son resa conto, senza privarmi di alcun lusso (vedi parrucchiere), merende, shopping, regali (comprarli qua per fare un figurone), che ho speso quanto cinque giorni in Costa Smeralda quindi non fatevi abbindolare dallo stereotipo della vacanza cheap.

10. L'ultimo punto lo voglio dedicare alla televisione portoghese e ad i suoi programmi: PESO PESADO è sicuramente la miglior produzione mai vista in tutta la mia vita, e soprattutto sono molto contenta che abbia vinto Felipe. Rodrigo se la menava a manetta.


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