giovedì 13 ottobre 2011

MR


Ieri stavo camminando per i fatti miei, quando cammino sto sempre facendo qualcos'altro così non presto troppo attenzione alle cose. Ieri ad esempio stavo gigioneggiando con il blackberry e per poco non sono caduta inciampando in un cubetto di porfido che fuoriusciva dalla strada sconnessa. Per non perdere l'equilibrio ho guardato avanti e ho visto le chiappe sballonzolanti della cicciona che camminava davanti a me, niente di particolare, ho visto chiappe più tracotanti, punti vita più infelici e caviglie meno sottili (ed il tutto anche su un'unica persona!), però quel sedere dondolante mi ha colpito, perchè sulle tasche di quei jeans per taglie forti, che con tutta probabilità appartenevamo ad una linea cheap dell'Upim (esiste ancora?), ho visto impresse, sotto forma di una cascata di brillantini incollati sapientemente, le mie iniziali. Ricapitolando: ho visto una cicciona che sulle tasche dei jeans aveva una M e una R, enormi, fatte di brillantini. Sconvolta ne ho parlato con due miei amici, il primo con gli occhi fuori dalle orbite mi ha detto "Ma è una storia alla Ubik! Ma è incredibile!", la seconda mi ha raccontato serafica di quando era una cabinotta che indossava solo polo Ralph Lauren e di come un suo amico, un certo R L, le avesse fatto notare che aveva sulle tette le sue iniziali. Ma ancora una volta, questa è un'altra storia, e la potete chiedere a Giulia Valentina.


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